Inside Author Tour - Ardenti Deliri di Alessandra Paoloni

gennaio 15, 2018







Cari lettori, oggi vi presento una storia che include seduzione, mistero, personaggi accattivanti e 32 monologhi tutti da scoprire nel periodo storico dell’800.

























Vi presento tre dei 32 personaggi dell'Artbook Ardenti Deliri:






















NOME: Elisabeth
COGNOME: Gravestone
OCCHI: Verdi
CAPELLI: Neri
CORPORATURA: Esile, minuta
INDOLE: dolente
PREGI: nonostante la sua indolenza, la sua ostilità per il mondo, decide lo stesso di affrontare la vita e, dunque, la sala da ballo con tutti coloro che la animano indossando un falso sorriso di circostanza.
DIFETTI: è consapevole che ciascuno di noi indossa una maschera per celare il vero se stesso. Lei ne è un esempio e non ne fa mistero.
SEGNI PARTICOLARI: conduce il lettore nella sala da ballo, quasi per mano, come se fosse colei che solleva il sipario di un teatro fatto di carta e invita chiunque a seguirla.


 È una continua lotta la mia, un conflitto senza pari tra me medesima e il mondo.




























NOME: Percy
COGNOME: Milton
OCCHI: chiari
CAPELLI: Biondo Cenere
CORPORATURA: Robusta
INDOLE: Vizioso
PREGI: Non nasconde i suoi vizi, anzi. Al contrario di tanti altri uomini, non si finge ipocrita e i suoi difetti li manifesta senza vergogna. Sa che tutti pecchiamo, in un modo e nell'altro. Ne è consapevole e per questo motivo non si veste di falsità.
DIFETTI: vivendo in totale libertà i suoi vizi, cede al vino e alle belle donne come se per ogni uomo questo sia il ritratto della normalità.
SEGNI PARTICOLARI: Può essere considerato una sorta di beone onesto.



Perché è di gran lunga migliore un aspetto infettato dalla vergogna che un cuore infetto.


























NOME:  Victoria
COGNOME: Hyde
OCCHI: Verdi
CAPELLI: Rossicci
CORPORATURA: Esile
INDOLE: Sognatrice
PREGI: Spera e sogna una vita migliore di quella che le è stata prefissata, immaginando di poter fuggire dalla realtà e da un matrimonio imminente con un uomo che non ama ma che sa, allo stesso tempo, che la renderà felice.
DIFETTI: È consapevole che la realtà ucciderà i suoi sogni e che non può fare nulla per impedirlo. E, questa consapevolezza, l'annienta distruggendo di rimando i suoi sogni e le sue aspirazioni alla libertà.
SEGNI PARTICOLARI: È l'unico personaggio che si trova all'esterno della sala, seduta, pensosa, su una panchina di marmo fuori in giardino.



Tra neanche un mese andrò in sposa e la discrepanza tra la mia fantasia e il mio dovere è così tagliente che falcerà di netto i miei sogni. 




























Adesso che abbiamo visto alcuni dei personaggi, conosciamo meglio Alessandra Paoloni (clicca qui per la biografia)





Ciao Alessandra e benvenuta in questa quinta tappa dell’Inside Author Tour dedicata al tuo Artbook “Ardenti Deliri”, edito dalla Delrai Edizioni.
  • Ciao Giulia, grazie a te per avermi dedicato questo spazio. 



Sei una veterana nel settore dell’editoria: hai appena festeggiato i 10 anni di attività da scrittrice, avendo pubblicato la tua prima raccolta poetica nel 2008.
Dai fantasy ai romanzi d’amore, ai racconti brevi e la poesia: creare un artbook come Ardenti Deliri è un nuovo modo di raccontare una storia e mettersi in gioco o semplicemente un modo per sperimentare un nuovo settore narrativo?


  • Credo entrambe. Ardenti Deliri non è altro che Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento, il mio libro di esordio. Ritorno a questo mio “vecchio” lavoro perché è con esso che è iniziato tutto. I monologhi mi hanno aperto i cancelli del mondo dell'editoria, permettendomi di arrivare ai lettori. È stato un modo per dire loro grazie, in un certo senso. Non si smette mai di mettersi in gioco, anche dopo 10 anni o 20 di pubblicazioni. Per quel che mi riguarda c'è sempre da imparare qualcosa di nuovo. Infatti, con Ardenti Deliri e grazie alla Delrai Edizioni, sto sperimentando un genere del tutto nuovo che è quello dell'Artbook. Le parole accompagnate dalle immagini, come se davvero i personaggi prendessero vita e ti guardassero durante la lettura. Spero di affrontare di nuovo questo genere in futuro, magari accompagnando alle immagini la prosa, questa volta. 



Cosa si deve aspettare un lettore di Ardenti Deliri?

  • Non è un genere per tutti, questo. La poesia purtroppo è sempre stata considerata un genere di nicchia. Oggi così come 10 anni fa. Anche se questi monologhi, come mi raccomando sempre, si possono leggere come un lungo racconto in versi. Il lettore qui si troverà a fare i conti con 32 personaggi, ciascuno diverso dall'altro. Si ritroverà a vivere le loro vite, i loro drammi e i loro dilemmi e magari, perché no, si riconoscerà in qualcuno di questi. Anzi, io lo spero. 



A che tipo di lettore è rivolto l’artbook?

  • Ai lettori che sanno ascoltare ciò che un personaggio ha da dire. In fondo, i 32 personaggi, parlano al lettore proprio come se questo fosse per lui un amico. Un lettore attento saprà cogliere ogni loro sfumatura. 



Puoi raccontare qualche curiosità in merito alla stesura ed i disegni di Ardenti Deliri?

  • I monologhi sono stati ritoccati davvero poco. Dall'edizione del 2008 ne sono stati aggiunti due. Le immagini sono state create dalla bravissima Pamela Fattorelli, la grafica della Delrai Edizioni. È stata una sorta di sinergia. Pamela ha saputo cogliere con esattezza le caratteristiche sia fisiche che personali dei personaggi. È stato davvero un lavoro di squadra. Ne sono molto soddisfatta. 



E qualche curiosità sui personaggi e sulla storia?

  • Tutti i personaggi, o per lo meno la maggior parte, portano qualcosa di me. È come se avessi regalato ad ognuno di loro un mio pensiero. Alcuni sono frutto di poesie scritte in gioventù che ho riadattato per la stesura della raccolta. Ed è strano pensare come quegli stessi pensieri, anche oggi, non siano mutati più di tanto. La sala da ballo, fa da scenario sul quale i personaggi si muovono. Ma in realtà la sala da ballo rappresenta un microcosmo indefinito, un palcoscenico di volti e parole che possono trovarsi davvero ovunque. I monologhi sono ambientati alla fine dell'Ottocento ma in realtà anche il tempo è indefinibile perché alcuni pensieri umani non hanno né tempo né spazio. 



A quale dei 32 personaggi sei più affezionata?

  • Credo ai personaggi che incarnano poeti e scrittori. Il perché mi sembra chiaro. 



Ti riconosci pienamente in qualcuno di essi?

  • Forse nel primo, in Elisabeth Gravestone. Accoglie il lettore e lo conduce per mano nella sala da ballo. In realtà quella sono proprio io, che invito chi si approccia alla lettura a fare un salto, o un viaggio, nella sala da ballo 








Per adesso le mie domande finiscono qui, ma la bellissima notizia è che Alessandra Paoloni oggi è a vostra completa disposizione! (Iniziativa chiusa)
Risponderà ad ogni vostro quesito sia qui sul blog che sul mio canale instagram!
Non perdete questa occasione: tutte le domande e le risposte verranno pubblicate qui di seguito ;)





Le vostre domande


Lettore Anonimo chiede: 


Come e quando è nata la tua passione per la scrittura e per i libri?


  •  La passione per la scrittura è nata molto presto, quando ero soltanto una ragazzina. Leggevo molto e ho sentito la necessità di provare a mettere su carta i mondi che la mia fantasia ancora giovane mi proponeva. E così ho iniziato a buttare giù le prime storie. Non mi sono più fermata.



Che consigli dai a chi vuole scrivere un libro?

  • A chi si approccia alla scrittura consiglio di leggere molto e di editare bene il testo. Di essere quanto più possibile originale. E di affrontare tutto con passione e umiltà.







Ringrazio Alessandra Paoloni per la bella intervista e tutti gli intervenuti.
Vi ricordo che l'artbook Ardenti Deliri lo potete acquistare cliccando qui 
e vi do appuntamento alle prossime iniziative!






Inside Author Tour a cura di:








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3 Comments

  1. Come e quando è nata la tua passione per la scrittura e per i libri? Che consigli dai a chi vuole scrivere un libro?

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    Risposte
    1. Ciao! La passione per la scrittura è nata molto presto, quando ero soltanto una ragazzina. Leggevo molto e ho sentito la necessità di provare a mettere su carta i mondi che la mia fantasia ancora giovane mi proponeva. E così ho iniziato a buttare giù le prime storie. Non mi sono più fermata.
      A chi si approccia alla scrittura consiglio di leggere molto e di editare bene il testo. Di essere quanto più possibile originale. E di affrontare tutto con passione e umiltà.
      Grazie :)

      Elimina

Mi piace sapere cosa ne pensano i miei lettori <3

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