|RECENSIONE| Diphylleia, il ricordo - Valentina Bonci

gennaio 07, 2018






DIPHYLLEIA - IL RICORDO 

di
Valentina Bonci








Editore: & MyBook
Data di Pubblicazione: 2017
Formato: ebook/copertina flessibile
Pagine: 78


Prezzo















"Chi era Aiyana? Chi era stata? Vuoto, soltanto vuoto nella sua mente. Un'aridissima distesa di niente era ormai il suo cuore, un mare di assenza la sua memoria. Eppure aveva qualcosa, ancorato all'anima, che non voleva morire, che non voleva precipitare nell'oblio. Qualcosa. Qualcuno. Doveva trovarla, doveva seguire quel richiamo, attenuare quell'incessante voglia d'amore. Doveva saziare il suo animo, riappacificare il suo cuore, doveva incontrarla, doveva chiederle chi fosse davvero"

Un libro che promette emozioni, scintille, batticuore, tutto. Parole che scavano nelle viscere dell'animo umano, parole che vogliono essere ascoltare.
Uno di quei libri che ci tiene svegli la notte, che sfiora le corde del cuore, toccante e struggente dalla prima all'ultima pagina.
La protagonista è Aiyana, la cui vita è andata in pezzi, non ricorda più niente. Eppure qualcosa la spinge a partire, a cercare, a sperare. Un nome, questa la sua ancora di salvezza. Un nome che sente pronunciare e a cui non sa resistere. Un nome che sente echeggiare nella sua mente, intrufolarsi nel suo cuore.
L'amore è come l'aria e se ne va in giro e avvolge chi gli pare, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Come l'aria, ti manca e la desideri.
Allo stesso modo l'amore, senza preavviso se ne va o si nasconde e ti lascia a lottare per ritrovarlo.
E la vita, beh, sa come mettersi di traverso.
Aiyana ha spezzato i fili dei suoi ricordi, non ricorda più nulla, e forse è meglio così.
Potrebbe ricominciare davvero, tutto da capo.
È una storia misteriosa, di crescita, di ricerca del proprio passato. Ma è anche una storia di dolore, negazione, non accettazione.
Una storia dove il passato è un’ombra e il futuro una speranza apparentemente impossibile.
Eppure è per le speranze impossibile che si lotta più strenuamente.
Una storia difficile da spiegare, che dovete scoprire voi stessi e che certamente, saprà come stupirvi. Una storia in cui sarete voi a decidere il finale.























Finalmente un libro che parla della vera omofobia, quella che distrugge vite e sentimenti.
È difficile parlare di un argomento tanto complicato quanto attuale e di questa portata.

Valentina riesce a farci immedesimare in Aiyana, una ragazza che si risveglia dal coma procuratole da “un incidente domestico” che, fin dalle prime pagine, si comprende bene che non è stato casuale.
Che la cattiveria e la volontà di distruggere erano i sentimenti preponderanti del carnefice.
Il perché è presto detto: la ragazza ama Selene, con cui condivide casa e vita.
Solo che Aiyana non ricorda nulla di questo legame, affetta da un’amnesia momentanea, e si ritroverà ad accettare, sebbene un po’ riluttante, la corte dell’infermiere che l’ha assistita per i mesi di degenza in ospedale.
Ma il ricordo di Selene, anche se nascosto, è sempre dentro di lei e, lentamente, riacquisterà la memoria a costo di dolore, rinunce e rimpianti.

Scritto in maniera atipica, con un linguaggio chiaro e semplice e con dialoghi essenziali, Valentina, da narratore, ci regala descrizioni di sentimenti e situazioni che colpiscono per profondità ed estrema sintesi.
Non manca nemmeno un doppio finale, che aiuta a comprendere bene come si sente una persona che ha perso tutto per colpa dell’ignoranza e dell’essere prevenuti verso ciò che non è convenzione ed abitudine, la morte interiore di chi non si sente accettato primariamente come essere umano e poi come persona libera di amare chi vuole.
E’ un romanzo breve sulla speranza, per questo comprendo la scelta stilistica di inserire il confronto tra un carnefice finalmente pentito e la vittima, anche se è stato trattato il tutto molto velocemente e non ho visto il potenziale assassino non dico andare in prigione (si parla di tentato omicidio, la ragazza è stata in come tre mesi) né tantomeno stare in ginocchio sui ceci per fare ammenda.

Ad ogni modo il finale non è importante ai fini di un giudizio complessivo, perché le parole contenute in questo libro, ripeto, urlano a gran voce: BASTA OMOFOBIA, BASTA IGNORANZA.
Non è eticamente né moralmente accettabile che, ancora oggi, vi siano persone che uccidono o isolano i membri della comunità LGBT.
Ricordiamoci sempre che, prima di essere omosessuali, sono persone che provano sentimenti e soffrono per essere etichettati come una minoranza.
“Etichettati”, come fossero delle bestie.
Ma ci rendiamo conto della gravità della situazione?
Costa tanto, al mondo, accettare una persona per quello che è?
E’ così impossibile andare oltre le apparenze?
Magari, guardando oltre, si possono scoprire persone meravigliose e piene di quell'umanità che difetta nella “maggioranza”.
Chissà.

Ringrazio Valentina per avermi sottoposto il suo libro: mi ha dato la conferma che il male peggiore dell’umanità è l’umanità stessa ma che, lottando strenuamente, ce la si può fare ad abbattere i pregiudizi e costruire un futuro migliore e nel rispetto di tutti.













Recensione a cura di:









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Si ringrazia Valentina Bonci per avermi inviato l'ebook







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3 Comments

  1. “Ma c’eri tu, così bella, ed ero un fuoco vivo di gioia. T’ho carezzato i capelli, troppo neri per tutto quel bianco, e tu m’hai solleticato le labbra col tuo respiro. La neve era pioggia, il mio cuore un esplosione di vita, mentre assaporavo la felicità.”

    Un libro che ti tocca l’anima, che parla di due sentimenti strettamente connessi, che tutti provano: amore e dolore. Un libro che si insinua lì, tra le costole e il cuore, nell’anima, e parla ad essa come ad una vecchia amica. Si raccontano momenti, sentimenti, emozioni; diventano amici, perfino amanti. Un libro che, se si ha il coraggio di mettersi in gioco, può cambiare la vita del lettore.

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  2. Ho letto il libro poco tempo fa, e devo proprio ammettere che lascia il segno!
    Ho avuto il piacere di conoscere l'autore, una persona fantastica, con moltissime qualità ma soprattutto che tiene veramente ai suoi lettori e tende ad instaurarci un bel rapporto.
    La cosa che più ho apprezzato di Diphylleia è la tranquillità con cui viene affrontato il tema dell'omosessualità. Purtroppo, in una società come quella di oggi, la parola "omosessuale" viene troppo facilmente associata a "diverso", e la tranquillità con cui viene affrontato il tema ci ricorda quanto l'omosessualità sia una cosa NORMALE, come è giusto che sia!
    Non mi dilungo oltre per non rischiare di fare alcuno spoiler, mi limito a consigliarvi vivamente il libro, può trasmettere forti emozioni ed insegnare tanto.
    Potete trovare una recensione del sito anche sul nostro libro.
    http://www.betweenpages.it/diphylleia-il-ricordo-valentina-bonci/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ovvio che avete la recensione sul vostro sito: è la mia (che vi ho gentilmente passato)!

      Elimina

Mi piace sapere cosa ne pensano i miei lettori <3

Vi aspetto nei commenti ;)

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