|RECENSIONE| 41 perchè di dubbio interesse - Riccardo Froscianti

novembre 07, 2017






41 PERCHÉ DI DUBBIO INTERESSE 

di
Riccardo Froscianti








Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2016
Formato: ebook/copertina flessibile
Pagine: 117


Prezzo










Perché il bagno è sempre in fondo a destra? 
Perché oggi l’ombrello ci ricorda solo il gesto? 
Perché il tavolo balla anche senza musica? 
Perché chi si sveglia all'alba lo sottolinea fino al tramonto? 
E perché i conti non tornano mai? 

Ecco il primo libro con tante domande e con poche risposte che sa porre quesiti non essenziali ma essenzialmente veri.














Riccardo Froscianti ha scritto un libro interessante, ironizzando su domande a cui, effettivamente, non si può dare una risposta, ma analizza i vari aspetti del quotidiano, dei gesti e delle convenzioni.
Si parla di attualità, dall’amore ai tempi delle app di incontri in un mondo in cui ci si relaziona virtualmente di più con lo schermo di un telefonino e non face-to-face nella realtà a prendere un caffè, ai compleanni passati a contare i post di auguri su facebook; dallo smartphone che cade sempre dopo che abbiamo tolto la cover alle vecchiette che passano le giornate davanti alla finestra in attesa che i loro mariti ritornino dalle loro postazioni fisse nei cantieri.
Si parla anche dei gruppi famiglia su whatsapp.
E del bagno.
Rigorosamente in fondo a destra.


E’ vero che a molte – tutte – delle domande racchiuse in questo volumetto non è possibile trovare una soluzione, ma la chiave è proprio quella: mettere in luce, con una spassionata quanto velata critica costruttiva, tutto il mondo in cui viviamo.
Il sarcasmo celato dietro le divertentissime risposte mi fanno credere che “41 perché di dubbio interesse” sia più di quello che dà a vedere all’apparenza, ovvero un libro che, dietro una risata, alla fine ti strappa anche una riflessione.
Tesi che si avvalora se si leggono con attenzione le ultime pagine, quelle dedicate ai ringraziamenti: è racchiuso lì il profondo significato del libro, e nelle parole:


[…] Vorrei ringraziare tutte queste persone perché, più dei buoni maestri, abbiamo bisogno di cattivi esempi per essere persone migliori. […]”.


L’autore si interroga sul perché l’italiano si lamenta sempre ma, di fatto, non fa mai nulla per cambiare il suo paese, per quale motivo oggi ci facciamo condizionare dai like su facebook/instagram e facciamo di tutto per incrementarli come surrogato di popolarità; come mai, con la nuova stagione estiva, arrivano i vecchi consigli (quelli che trasmettono i soliti tg-non-tg della fascia delle 11am) su cose trite e ritrite ma, soprattutto, quando succede qualcosa – qualunque cosa – per il vicino di casa è sempre “una brava persona…”.

In verità mi aspettavo anche una domanda dedicata all’annosa questione del “Perché la porta USB non viene mai centrata al primo tentativo?”, invece ne ho trovata una analoga, con protagonista assoluto il bugiardino che “avvolge con un abbraccio tentacolare” i medicinali, che non mi ha affatto delusa.




Lo consiglio vivamente, da leggere senza dubbi e “perché” vari, per ridere in faccia alle convenzioni e riflettere su dove ci porterà l’eccessivo progresso e l’indifferenza della società.
  









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Si ringrazia Riccardo Froscianti per avermi inviato la copia cartacea del libro







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